
Il Rapporto di Novembre dell’Osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma delinea un peggioramento nelle prospettive per il futuro: il mercato immobiliare diverrà meno accessibile rispetto a quanto lo sia stato fino a qualche mese fa, anche in ragione della crescita dei valori di compravendita e locazione nel frattempo intervenuta.
L’analisi precisa subito che il progressivo deterioramento dello scenario macroeconomico ha inevitabilmente indebolito il trend rialzista che da oltre un anno e mezzo caratterizza il mercato immobiliare italiano.
La riduzione delle compravendite sarà particolarmente significativo nel corso del 2023, quando sarà esaurito l’entusiasmo post pandemico e incomberanno danni reali dovuti alla stagnazione economica. È ormai evidente come la tempesta energetica di questo 2022 abbia generato un rallentamento della ripresa nelle economie e al contempo sospinto l’inflazione che in Italia ha sfiorato il 12% nel mese di ottobre.
E dunque, il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese è in flessione, nonostante sia l’occupazione che l’export siano in questo momento positivi. È in atto un ridimensionamento delle aspettative e questo atteggiamento si ripercuote anche sul mercato immobiliare, con una drastica riduzione delle intenzioni di acquisto e di mutuo residenziale nei prossimi mesi.
I numeri sulle compravendite di abitazioni
Le cifre, frutto del monitoraggio del mercato, non restituiscono ancora ciò che sembra prospettarsi per il mercato immobiliare italiano nel breve periodo.